MONDIACULT 2025 è la Conferenza mondiale dell'UNESCO sulle politiche culturali e lo sviluppo sostenibile che si tiene quest'anno per la terza volta, dopo le edizioni del 1982 e del 2022 in Messico, con il motto "liberare il potere della cultura per raggiungere lo sviluppo sostenibile".

La conferenza, che sarà inaugurata dalla direttrice generale dell'UNESCO (l'agenzia delle Nazioni Unite per l'educazione e la cultura), Audrey Azoulay, e dal Primo Ministro spagnolo, Pedro Sánchez, dovrebbe riunire a Barcellona i ministri della cultura di tutto il mondo, oltre a "migliaia di partecipanti della società civile, del settore culturale, delle organizzazioni non governative e degli organismi internazionali", secondo le informazioni diffuse da MONDIACULT 2025.

Sarà "un momento decisivo per riaffermare e massimizzare il ruolo della cultura come forza trainante per lo sviluppo sostenibile e la risposta alle crisi", ha dichiarato l'UNESCO in un comunicato sull'incontro.

Negli accordi firmati nella precedente edizione, nel 2022, e nella dichiarazione che ne è scaturita, 150 ministri di tutto il mondo hanno dichiarato che la cultura è un "bene pubblico globale", hanno chiesto all'UNESCO di organizzare la MONDIACULT ogni quattro anni, a partire dal 2025, e di promuovere l'inclusione della cultura negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, con un obiettivo specifico, a partire dal 2030.

L'incontro di Barcellona, al quale il Portogallo sarà rappresentato dal Ministro della Cultura, dei Giovani e dello Sport, Margarida Balseiro Lopes, prende il via proprio con la presentazione, lunedì, del primo "Rapporto globale dell'UNESCO sulle politiche culturali - Cultura: L'SDG mancante".

Il rapporto "fornisce la prima panoramica delle politiche culturali e stabilisce un punto di riferimento fondamentale" per misurare "i progressi compiuti in futuro e riaffermare lo status della cultura come mezzo e fine", ha dichiarato l'UNESCO nello stesso comunicato stampa.

La conferenza è incentrata sulle "sei aree prioritarie" definite da MONDIACULT (diritti culturali; cultura e trasformazione digitale; cultura e istruzione; economia della cultura; cultura e azione per il clima; cultura, patrimonio e crisi), alle quali "per questa edizione sono state aggiunte due aree trasversali di crescente rilevanza globale: cultura e intelligenza artificiale e cultura e pace".

Oltre alla plenaria ministeriale e ad altri incontri intergovernativi, il programma della conferenza prevede sessioni tematiche e più di 70 eventi paralleli.

"I diritti culturali devono essere garantiti per tutti e difesi da tutti", ha dichiarato l'agenzia delle Nazioni Unite, che ha detto di aspettarsi a Barcellona i rappresentanti di tutti i 193 Stati membri dell'agenzia.

Al termine dei lavori, secondo l'UNESCO, verrà approvato un documento finale.

Non si tratterà "solo di condividere idee, ma di preparare ciò che verrà dopo, l'agenda futura", ha dichiarato il vicedirettore generale dell'UNESCO per la Cultura, Ernesto Ottone, alla presentazione della conferenza all'inizio del mese.