Il contratto, assegnato a un consorzio di aziende spagnole, prevedeva l'acquisizione di 12 unità del sistema SILAM (High Mobility Rocket Launcher System), sviluppato sulla base del sistema Puls del gruppo israeliano Elbit Systems, secondo l'International Institute for Strategic Studies (IISS).

La cancellazione del contratto, riportata dalla stampa locale e dal quotidiano israeliano Haaretz, è stata formalizzata sulla piattaforma ufficiale spagnola che elenca i contratti pubblici, in un documento datato 9 settembre.

Secondo il quotidiano "La Vanguardia", il governo spagnolo è attualmente impegnato in un ampio processo di revisione per eliminare le armi e la tecnologia israeliana dalle sue forze armate. Sánchez è stato uno dei più accesi critici europei del suo omologo israeliano, Benjamin Netanyahu, nonché dell'offensiva israeliana a Gaza in risposta all'attacco di Hamas al territorio israeliano del 7 ottobre 2023.

Le relazioni tra i due Paesi sono estremamente tese da diversi mesi e Israele non ha più un ambasciatore in Spagna da quando il governo di Pedro Sánchez ha riconosciuto lo Stato di Palestina nel 2024.

La scorsa settimana, Madrid ha richiamato il suo ambasciatore in Israele, a seguito di accese discussioni tra i due Paesi dopo l'annuncio di nuove misure contro funzionari israeliani annunciate dal governo spagnolo.

Ad aprile, il Ministero degli Interni spagnolo aveva già deciso di rescindere un contratto di acquisto di munizioni da un'azienda israeliana, in parte su pressione del partito di estrema sinistra Somar, partner di governo dei socialisti.

Il Centro Delas, un istituto di ricerca con sede a Barcellona specializzato in sicurezza e difesa, stima che Madrid abbia assegnato 46 contratti ad aziende israeliane dall'inizio della guerra di Gaza, secondo i dati raccolti dalla piattaforma degli appalti pubblici.