In un comunicato, l'Alta Corte afferma che questo regolamento, che disciplina per la prima volta il regime urbanistico degli alloggi turistici nella comunità autonoma, non viola i limiti formali o materiali della legislazione di emergenza. Inoltre, "è conforme alla tutela costituzionale della proprietà privata, dell'autonomia locale, dell'effettiva tutela giurisdizionale, dell'uguaglianza e della certezza del diritto, nonché al regime di unità del mercato stabilito dalla legislazione statale di base".

La sentenza respinge le contestazioni relative alle violazioni del diritto di proprietà privata e, "in particolare", dell'espropriazione forzata, dato che, dal punto di vista testuale, la concezione di questo diritto non impedisce di riconoscere l'esistenza di un contenuto costituzionalmente protetto di questo diritto come il diritto di usare, godere e disporre dei propri beni e diritti patrimoniali.

In questo senso, la CT conclude che il regime di uso turistico delle abitazioni sottoposte a giudizio non costituisce una soppressione del diritto di proprietà su di esse, ma piuttosto una delimitazione di un aspetto specifico del suo contenuto, in considerazione della funzione sociale del diritto, "che non lo fa scomparire o lo rende irriconoscibile".

Il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, si è congratulato per la decisione della Corte Costituzionale (TC) di respingere il ricorso di incostituzionalità presentato dai deputati del PP al Congresso dei Deputati contro le restrizioni legali agli alloggi turistici in Catalogna.