Secondo Booking, che precisa di avere circa 200.000 proprietà in Spagna, la decisione è stata presa perché le proprietà in questione non avevano "fornito una licenza valida" per consentire l'affitto a scopo turistico.

Il Ministero dei consumatori del governo spagnolo ha accolto con favore la rimozione di questi annunci in un comunicato, riferendosi a un totale di "4.093 annunci illegali" rimossi su richiesta delle autorità.

La crescita degli alloggi turistici è "una delle cause delle difficoltà di accesso all'alloggio che migliaia di persone incontrano oggi in Spagna, soprattutto nelle aree che ricevono il maggior afflusso di turisti", ha spiegato il ministero.

Secondo il ministero, la maggior parte degli annunci rimossi si trovava nelle Isole Canarie, una delle destinazioni turistiche più popolari della Spagna.

Lo stesso è accaduto con la piattaforma Airbnb, che a maggio ha dovuto rimuovere 65.000 annunci di alloggi turistici, ritenendo che violassero le norme sulla pubblicità di questo tipo di residenza.

La piattaforma ha contrattaccato, affermando in un comunicato che il ministero "non è competente a far rispettare le norme sugli alloggi turistici" e ha promesso di impugnare la decisione in tribunale.

Finora, però, i tribunali hanno respinto due ricorsi di Airbnb contro queste richieste.

Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE), la Spagna conta attualmente 368.000 alloggi turistici.