"Oggi parliamo della necessità di un'Europa della sicurezza e della difesa. È una sfida che dobbiamo raccogliere in un esercizio di responsabilità e di memoria: non contro qualcuno, non contro nessun regime o modello, ma per difendere il nostro", ha detto.

Questo pomeriggio, il Re di Spagna, Filipe VI, e il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, hanno ricevuto la laurea Honoris Causa dall'Università di Coimbra, in una cerimonia presieduta dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa.

In questa occasione, il Re di Spagna ha sottolineato che "la posta in gioco non è ciò che l'Europa ha, ma ciò che è".

"È importante guardare avanti con fiducia e convinzione. Ma non è meno importante farlo conoscendo e comprendendo il nostro passato, imparando da ciò che il XX secolo ha rappresentato per l'Europa", ha aggiunto.

Nel corso del suo discorso, Filippo VI ha sottolineato la "preziosa amicizia" tra Spagna, Portogallo e Italia, uniti dal mare, dal diritto e dall'Europa.

"È importante, in questi tempi confusi, non perdere la bussola dello spirito democratico. E quanto è importante ricordare, proprio qui, in questa grande università europea, che nulla sarebbe possibile senza quel valore necessario per la ricerca e l'insegnamento: la libertà", ha sottolineato.

Dopo aver sottolineato che questi Paesi sono eredi del diritto romano e certificano lo Stato di diritto, ha anche evidenziato che "l'Europa è figlia del diritto romano, del pensiero filosofico greco, della tradizione giudaico-cristiana e dell'Illuminismo, nonché dello spirito di riconciliazione e miglioramento tra gli europei dopo i devastanti conflitti mondiali della prima metà del XX secolo".

"I suoi pilastri sono solidi perché non sono stati concepiti per escludere o separare, ma si basano sulla libertà e sull'uguaglianza dei suoi cittadini. Ma non sono ignari dei rischi e dei mali del nostro tempo, sia che provengano dall'esterno sia che provengano dal nostro stesso nucleo europeo", ha affermato.